Andrà in onda su Crime+Investigation (al canale 119 di Sky e su Sky On Demand) la docu-serie di real investigation che affronta un cold case che sconvolse negli anni 70 e 80 la provincia di Udine. Prodotta da Ascent per A+E Networks Italia, è scritta e diretta da Matteo Lena con Francesco Agostini. Quattro le puntate di un'ora l'una, le prime due in onda mercoledì 22 maggio alle 22, a seguire la terza il 29 maggio e la quarta il 5 giugno.

Almeno nove donne furono uccise tra il 1971 e il 1989 nella zona di Udine, senza che si riuscisse a inchiodare il colpevole, anche per la mancanza ai tempi di strumenti di indagine sofisticati, tipo esame del Dna, intercettazioni, telecamere diffuse, e per una certa trascuratezza nel conservare i reperti. Quattro casi in particolare sembrano portare la stessa firma: strangolamento per far perdere i sensi, squarcio al collo e tagli rituali sul ventre con qualcosa di molto vicino a un bisturi gestito da mano esperta, abbandono in campagna. Le vittime erano facili prede per un maniaco: donne con storie difficili,  prostitute o drogate o alcolizzate, che andavano in giro sole di notte. Una criminologa parla di “serial killer missionario”. La docu-serie ricostruisce i casi da un nuovo punto di vista, intervista i poliziotti, i carabinieri, i magistrati e i giornalisti che si occuparono delle vicenda, interroga scienziati forensi, cerca reperti  dimenticati, incontra i figli delle vittime e i conoscenti. E’ anche grazie a questo primo esempio in Italia di active investigation giornalistico, iniziato oltre un anno fa, che l'avv. Federica Tosel, su incarico dei  parenti di due delle vittime, ha presentato istanza di riapertura delle indagini presso la Procura di Udine.