Un'intensa Juliette Binoche, accanto ad attrici non professioniste, è protagonista del film ‘Tra due mondi’ (‘Ouistreham’) che segna il ritorno alla regia dello scrittore francese Emmanuel Carrère. Ispirato al  romanzo-inchiesta della giornalista Florence Aubenas (‘Le Quai de Ouistreham’, in Italia ‘La scatola rossa’), il film è nelle sale italiane distribuito da Theodora Film, dopo aver inaugurato al Nuovo Sacher di Roma la dodicesima edizione di Rendez-Vous, il Festival del nuovo cinema francese. Dura 106’

Per scrivere un libro sul lavoro precario, Marianne, scrittrice affermata, decide di sperimentarlo sulla sua pelle. Si presenta in incognito all'ufficio di collocamento e viene assunta come donna delle pulizie sul traghetto che attraversa la Manica, un lavoro umiliante e con ritmi massacranti. Insieme scopre anche la grande solidarietà tra compagne di lavoro, ne diventa amica, si affeziona. Ma la copertura non regge a lungo e, se c'è chi apprezza l'intento di raccontare questa realtà, sono proprio le colleghe diventate più amiche a soffrire e sentirsi truffate dalla finzione. Regista e co-sceneggiatore, Carrère lancia uno sguardo penetrante sulla società di oggi e sullo sfruttamento nel lavoro precario, che ricorda il migliore Ken Loach. Film bello ed emozionale.