Tratto dall'omonimo libro di Elena Ferrante, arriva il 7 aprile nelle sale italiane ‘La figlia oscura’ (‘The Lost Daughter’), diretto da Maggie Gyllenhaal, per la prima volta dietro la macchina da presa, e anche sceneggiatrice e produttrice. Protagonista principale è Olivia Colman. Nel cast anche Dakota Johnson, Jessie Buckley, Peter Sarsgaard e Alice Rohrwacher. Il film è stato premiato per la miglior sceneggiatura alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ed ha avuto tre candidature all'Oscar. Distribuisce Bim Distribuzione. Dura 124’
Leda, brillante ricercatrice universitaria statunitense di mezza età, affitta un appartamento in un'isola greca per una solitaria vacanza di studi e tranquillità. Ma la spiaggia viene invasa da una chiassosa famiglia americana di origine greca. Assistendo alla relazione tra una giovane madre e la figlioletta, Leda è sopraffatta dal ricordo dei suoi sentimenti ambivalenti verso la maternità, che ai tempi la portarono a scelte non convenzionali e che la inducono ora ad azioni ambigue. Il film affronta un tema tabù, quello dei sentimenti conflittuali di una madre nei confronti delle figlie. “Come ci si può sentire – scrive Maggie Gyllenhaal - a sedersi accanto alla propria madre o marito o figlia o moglie mentre vengono svelati sentimenti ed esperienze comuni che si preferisce tenere nascosti? Si provano terrore e senso di pericolo, sono cose che ci è stato detto essere vergognose o brutte. Ma quando quelle esperienze vengono mostrate sullo schermo, c'è anche la possibilità di sentirsi confortati: se qualcun altro ha questi pensieri e sentimenti, forse non sono sola”.