Il film francese ‘Un divan à Tunis' (alias ‘Arab Blues') è il primo lungometraggio di Manèle Labidi, sceneggiatrice e regista franco-tunisina, in arrivo nelle sale italiane l'8 ottobre dopo anteprime nelle arene estive. Film del 2019, alla Mostra del Cinema di Venezia ha ricevuto il premio del pubblico Bnl. Ne è protagonista l'attrice e cantautrice iraniana Golshifteh Farahani, nei panni di una psicanalista parigina che torna a Tunisi per esercitare, scontrandosi con un ambiente non proprio favorevole. Distribuisce BIM Film. Dura 87’
Da Parigi, dove è cresciuta e diventata psicanalista, Selma torna nella sua terra d’origine, la Tunisia, convinta che ci sia necessità della sua professione. Apre uno studio a Tunisi, in cima alla casa di famiglia, tra l'imbarazzo degli zii e i sospetti della polizia che cerca di ostacolarla con trappole burocratiche. Diventerà punto di riferimento di un variopinto gruppo di persone bisognose di ascolto, dal panettiere che si traveste da donna alla proprietaria del salone di bellezza in conflitto con la madre, all'iman che ha perso credibilità e moglie. E farà i conti col suo passato. Film che apre uno spaccato sulla classe media, la fascia di popolazione più lacerata tra modernità e tradizione, ma con levità ed ironia. Valutazione: ***