Apprezzato alla Semaine de la Critique di Cannes 2016, arriva nelle sale italiane il 18 maggio il film d'esordio nel lungometraggio dell'israeliano Asaph Polonsky ‘Una settimana e un giorno’ (‘Shavua ve yom’), che affronta in toni di commedia amara il tema dell'elaborazione del lutto e del vuoto. Nel cast Shai Avivi, Evgenia Dodina, Tomer Kapon. Distribuisce Parthenos. Dura 98’
Siamo a Eilat nel Sud di Israele. Eyal e Vicky hanno perso un figlio dopo una lunga malattia e alla fine dello Shiv’ah, la settimana rituale di lutto della tradizione ebraica, devono trovare la forza di andare avanti. Vicky ci prova riprendendo la routine quotidiana, Eyal si aggira intontito, non riesce a staccarsi dall'ospedale. Vorrebbe sballarsi con quel che resta della marijuana palliativa ma non sa rollare un joint. In un ambiente sociale asprigno, dove sembra non ci sia il diritto alla malinconia, sarà il figlio degli antipatici vicini a dargli a suo modo una mano, stringendo con lui un sodalizio sorprendente. Un film inconsueto, toccante con sconfinamenti nello humor, con qualche lentezza e divagazione narrativa di troppo. Valutazione: **